Home/Novità
  • Il libro “Il modello Vegano. Gestione in medicina dei bisogni etico salutistici” descrive e analizza sulla base di un’ampia e aggiornata letteratura medico-scientifica, storico-filosofica e giuridica, i vari aspetti del modello di vita vegano, sempre più diffuso anche in risposta alla crescente consapevolezza delle correlazioni circolari fra la crisi geo-climatica planetaria dell’Antropocene e gli stili di vita. Il volume, indirizzato a medici, biologi, farmacisti, dietisti e a studenti e docenti della formazione universitaria e post universitaria di medicina, biologia, ecologia e scienze ambientali, è finalizzato a supportare una gestione professionale appropriata delle istanze etico-salutistiche di interesse sanitario attraverso un aggiornamento multidisciplinare ad ampio spettro. Il libro può essere reperibile nelle librerie universitarie, nelle librerie medico-scientifiche e on line.
  • Questo manuale di elettrocardiografia non riporta un insieme di quadri elettrocardiografici distinti, cui applicare una etichetta, ma in modo sintetico analizza le modalità con le quali si svolgono gli eventi elettrici normali e patologici, attraverso i quali si sviluppa il processo di attivazione del cuore. La sua lettura consente di apprendere attraverso un percorso razionale le modalità di espressione dell'attività elettrica del cuore nelle differenti situazioni cliniche. L'Autore ha dedicato particolare attenzione al ruolo dell'elettrocardiogramma nella diagnosi delle coronaropatie, semplificando in una esposizione organica la complessità, che la letteratura ha raggiunto su questo argomento, così da consentire un'agile distinzione tra il normale ed il patologico (come, ad esempio, tra l'onda Q compatibile e non con la presenza di cardiopatia ischemica). Ha destinato, peraltro, capitoli specifici ai parametri ecgrafici attraverso i quali si manifestano sia le malattie cardiache ereditarie non strutturali, associate ad aritmie ventricolari e morte improvvisa come le canalopatie (sindrome del QT lungo, sindrome del QT corto e sindrome di Brugada), sia quelle che presentano alterazioni strutturali sottostanti come la cardiomiopatia ventricolare destra aritmogenica e la cardiomiopatia ipertrofica. Sui differenti argomenti è possibile consultare il manuale rapidamente e cogliere nel pattern ecgrafico da studiare all'un tempo gli aspetti morfologici distintivi ed i meccanismi di fondo, che generano tali aspetti.
  • L’ottava edizione del testo di Metodologia Epidemiologica viene proposta quando ancora non si è esaurita la pandemia da COVID-19, un evento che ha cambiato la storia del mondo segnando una pietra miliare nella storia della medicina e delle sue discipline, prima tra tutte l’epidemiologia. Oggi, studiando i metodi epidemiologici, non parliamo più di tecniche riservate a pochi esperti ma di dati utilizzati giornalmente dai media, dagli organi tecnici e politici, da opinionisti e anche dagli organi giudiziari. Con queste premesse sono stati inseriti nella nuova edizione argomenti prima assenti come gli indici di riproduzione, i “big data”, i criteri per le gestioni delle epidemie, le normative aggiornate sulla privacy, i modelli di presentazione e comunicazione dei dati, oltre ad opportuni aggiornamenti di esempi e concetti, già presenti nelle precedenti edizioni. Nella tradizione di un testo che vuole essere vicino alle esigenze didattiche dei discenti, mantenendo i connotati di semplicità, sinteticità, ed applicativi, questa nuova edizione persegue l’obiettivo di favorire la comprensione di concetti e definizioni che devono rimanere patrimonio sia dell’operatore sanitario impegnato in studi, ricerche e applicazioni pratiche, sia dei ricercatori per contribuire a migliorare il benessere delle popolazioni e raggiungere il migliore stato di salute.
  • Questa seconda edizione propone un accurato aggiornamento e ampliamento di tutti i capitoli che compongono il manuale. Di particolare rilievo è l’introduzione del concetto di “heart team” per cui nella massima parte dei casi il cardiochirurgo non decide autonomamente il tipo di trattamento da effettuarsi, ma agisce nell’ambito di una squadra multidisciplinare che in concerto valuta tutti i dati clinico-strumentali conseguiti e le successive azioni terapeutiche. Le procedure chirurgiche, riportate e descritte nel testo, sono inquadrate alla luce delle più recenti linee guida internazionali. Vengono riportati e descritti le indicazioni ed il funzionamento dei vari dispositivi di supporto alla circolazione sistemica, quali ECMO (Extracorporeal Membrane Oxygenator) e VAD (Ventricular Assist Device) che sempre più frequentemente sono impiegati nello shock cardiogeno fino alla ripresa emodinamica, o come “ponte” al trapianto cardiaco o, ancora, in modo definitivo, nella cosiddetta “destination therapy”. È stato, inoltre, aggiunto un nuovo capitolo sulle procedure valvolari percutanee, sempre più frequenti nei maggiori centri cardiovascolari mondiali, che permettono, soprattutto nei pazienti fragili ed anziani, di correggere vizi valvolari migliorando notevolmente la sopravvivenza e la qualità di vita. Il testo affronta ogni tematica partendo sempre dalle basi anatomiche e fisiopatologiche cardiovascolari e a tale scopo vengono fornite al lettore oltre 150 illustrazioni finalizzate alla comprensione di metodiche innovative e complesse. Il testo, pur rivolgendosi ad un pubblico di lettori rappresentato da studenti di medicina, può essere un valido strumento di lavoro anche per il medico non specialista che certamente troverà, tra le sue pagine, puntuali ed esaustive risposte a frequenti quesiti o dubbi che possono manifestarsi nella pratica quotidiana. Antonino M. Grande, specialista in Chirurgia Vascolare ed in Cardiochirurgia, dopo un’esperienza pluriennale al Texas Heart Institute di Houston (USA), ha svolto la sua attività in Cardiochirurgia presso la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. È autore di testi scientifici in lingua italiana ed inglese e di oltre 200 pubblicazioni su riviste mediche nazionali ed internazionali.
  • Il presente compendio nasce con l'obiettivo di fornire strumenti e conoscenze utili per lo studio delle Malattie dell’Apparato Respiratorio. Il testo rappresenta, infatti, un valido strumento aggiornato e completo rivolto non solo agli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie ma anche a quanti quotidianamente si interfacciano con il complesso mondo delle malattie respiratorie, dallo studente di Medicina e Chirurgia al medico specialista
  • Questo “manuale” si propone di aiutare i non ematologi ad interpretare dati di laboratorio e manifestazioni cliniche che possano essere segni di malattie ematologiche. E’ diretto pertanto a professionisti di laboratorio, medici di famiglia, internisti o geriatri che nella loro pratica quotidiana si trovano di fronte ad una leucocitosi, una tumefazione del collo o un’elettroforesi anormale e non sanno come ricercarne la causa. Le flow chart dei singoli capitoli si propongono appunto di suggerire le tappe diagnostiche che portino dall’anomalia clinico-laboratoristica alla diagnosi di malattia. I coordinatori dell’opera, tutti docenti della Scuola Medica Ospedaliera, hanno raccolto in questo manuale i contenuti delle lezioni che ogni anno tengono nel corso omonimo, incoraggiati dagli stessi studenti, che lamentano la mancanza in commercio di un manuale cui fare riferimento. Si tratta pertanto di una scommessa che si prefigge di riempire in maniera più completa, organica e sistematica quel vuoto formativo che il più delle volte “tampona” superficialmente Internet.
  • Quando, qualche anno fa, molti Paesi si apprestavano a legiferare sulle tecniche di riproduzione assistita, sulla sperimentazione sugli embrioni e sulle cellule staminali, vennero creati argomenti sofisticati con l'obiettivo di indebolire lo status etico dell'embrione umano, in modo da convincere l'opinione pubblica che questi embrioni non fossero propriamente esseri umani. Venne così forgiata l'immagine di un embrione fittizio. In questo libro l'Autore svolge una brillante e documentata analisi dei principali argomenti biologici che sono stati utilizzati: l'irrilevanza della fecondazione, l'inesistenza dell'embrione nelle prime fasi dello sviluppo, la gemellazione monozigotica, la formazione di chimere tetragametiche, la totipotenzialità dei blastomeri, la perdita massiccia di embrioni molto giovani. E conclude che tali argomenti non solo sono inconsistenti e non provano ciò che affermano, ma costituiscono un esempio paradigmatico di come una biologia debole porti necessariamente a una bioetica ingannevole.
  • La missione di un libro come questo è fornire ai lettori un’opera completa e pratica che sia una guida affidabile e costante nel percorso della formazione medica e del continuo aggiornamento professionale. Sono sicuro che questa nuova edizione di “Moderni Aspetti di Semeiotica Medica”, curata dal dr. Pasquale De Luca, Editor in Chief, sia uno strumento prezioso per migliorare la qualità della cura dei pazienti e contribuire al progresso della medicina. Mentre intraprendiamo questo viaggio attraverso la nuova edizione, ci immergiamo in una comprensione ancora più arricchita e all’avanguardia della semeiotica medica. Il libro copre un’ampia gamma di argomenti, dai principi fondamentali alle sfumature più intricate dell’esame clinico, il tutto presentato in modo chiaro ed accessibile. Oltre all’eccellenza accademica, “Moderni Aspetti di Semeiotica Medica” si distingue per la sua praticità. Questo libro colma il divario tra teoria e pratica, fornendo ai clinici preziose intuizioni e strumenti per migliorare la precisione diagnostica e, in definitiva, la cura del paziente.
  • PRESENTAZIONE ALLA 2ª EDIZIONE

    Il presidente statunitense Dwight Eisenhower, all’età di 64 anni, venerdì 23 settembre 1955 è colpito da un infarto miocardico mentre a Denver sta giocando a golf. All'inizio ritiene che il suo malessere sia dovuto all'hamburger mangiato a pranzo, ma una volta tornato a casa continua ad avere quei sintomi che attribuisce ad una "indigestione"; va a dormire ed intorno alle 2 a.m. si sveglia con un forte dolore al petto. La moglie, Mamie, chiama il medico personale che arriva verso le 3 del mattino. Pare che questi abbia somministrato al presidente più iniezioni di morfina, per attenuare l’intensità dei sintomi, sperando che la diagnosi fosse, appunto, un’indigestione. Eisenhower si addormenta ed un ECG è eseguito solo al suo risveglio, alle 13.00 del giorno seguente, rivelando finalmente un infarto miocardico anteriore esteso. Si decide di ricoverarlo senza chiamare un’ambulanza, cammina fino alla sua auto e viene portato al Fitzsimons Army Medical Center. Sotto una tenda ad ossigeno, Eisenhower inizia a ricevere i pochi farmaci allora disponibili per i pazienti colpiti da infarto miocardico: morfina (per il dolore), papaverina (un antispastico utilizzato nella speranza di dilatare le arterie coronarie), atropina (usato nella speranza di prevenire aritmie) e sia eparina che warfarin per ridurre i coaguli di sangue. Tutta l’America segue con apprensione le notizie sulla salute del presidente, basti pensare che lunedì 26 settembre Wall Street collassa perdendo 14 miliardi di dollari (6%); tuttavia, i cardiologi non solo assicurano che Eisenhower non muoia durante la fase acuta dell’infarto, ma lo aiutano a recuperare sufficientemente per affrontare una dura campagna di rielezione presidenziale nel 1956, durante la quale diventa uno dei presidenti più popolari nella storia degli Stati Uniti. Inoltre, vive altri 14 anni dopo il suo primo infarto, morendo all'età di 78 anni per scompenso cardiaco. Si consideri che, all’epoca, la mortalità per infarto miocardico è elevatissima, del 30-40% e tale rimane fino alla fine degli anni 70. L’armamentario terapeutico in 25 anni cambia veramente poco e, solo dopo gli anni 80, si assiste ad una svolta epocale con l’avvento dell’angioplastica coronarica, l’introduzione dei beta-bloccanti, degli antiaggreganti e fibrinolitici, l’attuazione della “medicina basata sulle evidenze” di studi clinici ed una serie incessante di nuove tecnologie che hanno portato ad una riduzione della mortalità per infarto nella fase acuta a meno del 5%. Risultati così importanti si sono analogamente riscontrati in tutti i settori della cardiologia proprio a partire da questi anni e tale rivoluzionario stravolgimento è imprescindibilmente legato allo studio dell’anatomia del cuore. Ad ogni modo, è innegabile che l’anatomia macroscopica del cuore rappresenti un argomento ostico da apprendere e, soprattutto, da memorizzare in tutti i suoi aspetti e dettagli: conseguentemente, lo studio della materia dovrebbe essere sempre associato alla clinica per comprendere i vari rapporti tra anatomia / patologia / esami diagnostici ed interventi terapeutici. “Anatomia clinica del cuore” giunge alla seconda edizione completamente rinnovata ed ampliata alla luce dei continui miglioramenti che stanno coinvolgendo la diagnosi ed il trattamento delle varie patologie cardiovascolari. Nel volume, con oltre 270 tra illustrazioni e tabelle, sono state focalizzate le strutture che più frequentemente sono coinvolte in processi patologici e studiate con le metodiche diagnostiche più recenti, valutando sempre i problemi clinici che richiedano la conoscenza anatomica per la diagnosi ed il trattamento. Lo studio dell’anatomia macroscopica del cuore può essere difficile e tedioso, ma l’anatomia clinica sarà sempre avvincente ed affascinante per i risultati positivi che si potranno ottenere nella cura delle malattie cardiache.

    A. M. G.

  • Il diario personale e professionale che fa riflettere

    Il coaching fonda le proprie basi sulla formulazione di domande volte a creare delle riflessioni profonde. Lo scopo è quello di risvegliare il potenziale nascosto di ogni essere umano. L’autocoaching è una tecnica che permette di migliorare la propria vita e raggiungere i propri obiettivi attraverso una serie di esercizi e strategie che vengono applicate da soli, senza l’aiuto di un coach esterno. L’autocoaching si basa sull’idea che ognuno di noi possiede le risorse e le capacità necessarie per raggiungere i propri obiettivi, ma spesso queste risorse sono bloccate o non utilizzate a pieno. L’autocoaching aiuta a sbloccare queste risorse e a metterle al servizio dei propri obiettivi, attraverso l’autoanalisi, l’autovalutazione, l’autoconsapevolezza e l’autoimpegno. L’autocoaching può essere utilizzato per migliorare la propria carriera, la propria vita personale, le relazioni con gli altri, la salute e il benessere psicologico. Infine, l’autocoaching è un metodo efficace per diventare la persona che si desidera essere. Non possiamo migliorare la nostra vita professionale e personale se prima non siamo in grado di metterci in discussione.

Torna in cima