Descrizione
La messa in opera di un trattamento appropriato si impernia sull’accuratezza delle informazioni di tale Valutazione (Primaria & Secondaria). Dal momento che i quadri di presentazione dei pz sono spesso indistinti, l’affidabilità delle nostre capacità di giudizio costituisce la chiave per un trattamento efficace e tempestivo. La maggior parte delle informazioni (che noi apprendiamo…), specialmente nei casi di emergenza, viene ottenuta attraverso la raccolta sistematica dell’anamnesi. Dal momento che i pz tendono a omettere particolari importanti durante l’esposizione, dobbiamo utilizzare necessariamente i nostri sensi e lasciarci guidare dall’esperienza nelle decisioni.
Le primissime informazioni possono essere ricavate dal dispatch iniziale. La valutazione della scena – sia essa casa/domicilio, strada altro – offre importanti anticipazioni sulle condizioni del pz, ancor prima di un contatto vero diretto. Qualsiasi scenario, sia pre-ospedaliero sia ospedaliero dovrebbe essere valutato ai fini della sicurezza. Gli ambienti domestici dovrebbero essere ispezionati alla ricerca di apparecchiature mediche, problemi ambientali e indicatori di condizioni croniche. Una volta stabilita che la scena è sicura, è possibile cominciare l’analisi dell’aspetto del pz cioè di come si presenta (un primissimo occhio…), e la posizione – postura del suo corpo nello spazio, il pattern respiratorio e i suoni dei campi polmonari (previo addestramento…), il suo colorito cutaneo – cioè la cute come si presenta, l’odore che emana e altre caratteristiche fisiche. Qualsiasi minaccia immediata per la vita dovrebbe identificata e trattata.
Quindi, possiamo procedere alla Valutazione Primaria, che comprende la valutazione delle vie aeree, del respiro e della circolazione/perfusione. Questa Valutazione, sebbene richieda pochi secondi, dovrebbe essere sistematica e approfondita, ai fini di identificare qualsiasi condizione che necessiti di un trattamento in emergenza. A questo punto, l’impressione iniziale è completata e può essere determinato quanto il pz è compromesso, se può deteriorare e quali apparati corporei possono essere interessati.
Nella Valutazione Secondaria, noi Soccorritori dovremmo applicare le nostre capacità di ragionamento clinico al quadro di presentazione del pz. L’Anamnesi viene ottenuta chiedendo informazioni sul disturbo attuale – vedi lo schema (OPQRST) e sulle malattie pregresse – vedi lo schema (SAMPLER).
Le notizie diagnostiche ricavate dalla pulsossimetria – saturimetro SpO2, glucometria – DTX capillare, dagli esami di laboratorio pre-ospedalieri e dopo strumentali radiografici, dal monitoraggio ECG a 3 o 12 derivazioni e della capnometria di fine espirazione vengono analizzate per confermare o escludere le varie diagnosi.
Nella Valutazione Secondaria, anche il livello di sofferenza dev’essere analizzato, se il pz presenta dolore o sensazione di malessere – questo con l’ausilio delle Scale di Valutazione del Dolore sia esso numerico ecc… Inoltre, la raccolta sistematica dei P.V. – PARAMETRI VITALI e l’ESAME OBIETTIVO sono di grande aiuto nella Diagnosi
Differenziale e per pervenire a una Diagnosi Funzionale. Anche eventuali sintomi associati devono essere valutati, per determinare la correttezza della Diagnosi Funzionale e identificare condizioni sottostanti che necessitato di trattamento. Un Esame Obiettivo dettagliato Testa – Piedi viene eseguito nei casi di brevi perdite di coscienza, se il tempo sulla scena e di trasporto lo permette. Un Esame Obiettivo Mirato dovrebbe essere eseguito nei pz che non presentano problemi in emergenza.
Per alcune tipologie di pz ci si può trovare di fronte a problemi di comunicazione, valutazione e trattamento, come nel caso di pz obesi – bariatrici o anziani e nelle gravide. Le decisioni sul trasporto dipenderanno dalle condizioni del pz, ma saranno influenzate anche da fattori quali le condizioni atmosferiche, la capacità di carico dei mezzi di soccorso, la recettività dell’ospedale ricevente e la distanza dall’ospedale più appropriato. Tutti noi Operatori Sanitari Infermiere INDIA 118 impegnati nel SET 118 d’Italia, nella fattispecie INDIA e MIKE – dobbiamo impiegare il metodo di VALUTAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA per qualsiasi tipo di pz stiamo trattando, specie per quelli in condizioni d’emergenza. Questo Metodo che presentiamo, si basa su un procedimento di valutazione dinamica e in evoluzione continua, in cui le conclusioni vengono sottoposte a incessante revisione a mano a mano che fluiscono le informazioni anamnestiche e cliniche.
Questo metodo consente di fornire al pz un trattamento di qualità elevata del dispatch fino all’arrivo in ospedale.