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Turbe transitorie dello sviluppo nei primi mesi di vita

Consigli posturali ed educativi per genitori e caregiver

di Rosa Battaglia

 

 

 

18.00

Il libro affronta alcune problematiche dei bambini da 0 a 7 mesi, non propriamente patologici, ma borderline (affetti cioè da patologie minori, quali il ritardo motorio, la plagiocefalia, il torcicollo posturale, le disarmonie di lato, il bambino che non guarda, il prematuro), e come queste possano essere trattate nell’ambito domestico tramite stimolazioni ed accorgimenti posturali.

Consiste dunque in una raccolta di proposte e suggerimenti pratici da trasferire ai genitori per educarli ad una corretta care nei confronti del proprio bambino, a utilizzare posture, facilitazioni e adattamenti ambientali che lo aiutino a crescere in maniera armonica, ed a raggiungere le tappe di sviluppo psicomotorio qualora esse tardino ad emergere.

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Descrizione

Si è soliti pensare che l’accudimento di un neonato sia qualcosa di spontaneo o “innato” in ogni madre e che l’istinto materno possa, da solo, guidare nella gestione quotidiana del bambino; spesso inoltre accanto alla neo mamma c’è una nonna, pronta a trasferire la propria esperienza e a fare da tutor al “genitore in erba”.
Vi sono però dei casi in cui il bambino non ha uno sviluppo, per così dire, “lineare”, senza che d’altra parte vi sia una vera e propria patologia, cosicché spesso i genitori e persino gli altri caregivers (“portatori di cure”: nonni, babysitter, le educatrici, le amiche più esperienti ecc.) si ritrovano impreparati a gestire le piccole criticità che possono presentarsi nel corso dei primi mesi di vita.
Esempi di queste problematiche sono la plagiocefalia (o sindrome della testa piatta), il torcicollo posturale, il ritardo nel controllo della testa e della postura seduta, o la gestione del bambino prematuro al rientro a domicilio.
Disturbi minori dello sviluppo di questo tipo sono sempre più diffusi, e anch’essi, come le patologie maggiori, possono beneficiare sensibilmente di un intervento rapido che possa risolverli prima e meglio che non la storia naturale.
La diagnosi precoce diventa dunque determinante.
Alla luce di ciò, ho voluto scrivere il presente manuale per condividere la mia esperienza di medico fisiatra con le altre categorie di specialisti che principalmente si trovano ad interfacciarsi con i bambini durante i primi mesi.
Il manuale è dunque indirizzato prevalentemente ai colleghi pediatri e neonatologi, che più di tutti hanno l’opportunità di valutare il bambino e seguirlo nel suo sviluppo, ma anche a neuropsichiatri infantili, fisiatri e fisioterapisti.
Nell’ambulatorio fisiatrico ospedaliero dedicato alle neurolesioni dell’età evolutiva, ad ogni prima visita di bambini con un quadro clinico di sviluppo “borderline” (cioè “al limite di normalità”), o con problematiche come quelle di cui parlo nel manuale, mi soffermo a spiegare ai genitori il corretto handling (termine inglese che significa “maneggiare, toccare”), e come poter facilitare lo sviluppo psicomotorio del proprio bambino.Ritengo quindi possa essere utile mettere in comune con altre professionalità questo know-how, anche perché ho sempre creduto che la circolarità delle informazioni sia uno strumento utile per una migliore gestione dei nostri pazienti, oltre che di crescita professionale. Questo manuale vuole dunque essere una raccolta di proposte e suggerimenti pratici da trasferire ai genitori per educarli ad una corretta “care” nei confronti del proprio bambino, a utilizzare posture, facilitazioni e adattamenti ambientali che lo aiutino a crescere in maniera armonica, ed a raggiungere le tappe psicomotorie qualora tardino ad emergere.
L’obiettivo è trasformare le attività di gioco e di accudimento, che fanno parte della normale vita quotidiana, in un momento di stimolo di nuove abilità e di correzione di vizi posturali.
È importante raccomandare che le stesse competenze vengano trasferite anche a chi altri si occupi del neonato (nonni, babysitter, educatori), affinché vi sia una continuità nella facilitazione di una competenza motoria o sensoriale, e si possa ottenere una reale promozione della specifica abilità funzionale che tarda a maturare.
Le proposte che troverete qui illustrate si presenteranno come momenti della quotidianità con alcuni suggerimenti specifici, per far sì che gesti consueti vengano eseguiti nel modo migliore al fine di ottenere il cambiamento che ci interessa.
Parlerò del bambino da 0 a 7 mesi. Dopo questa epoca è infatti più frequente che la disarmonia di sviluppo sottenda problematiche più importanti, e che debba essere intrapresa (o proseguita, se già il caso lo avesse richiesto) una presa in carico riabilitativa.
Userò un linguaggio il più possibile semplice e schematico, perché i concetti possano essere di facile ed immediata comprensione per i genitori, a cui sono, da ultimo, indirizzati.

Vorrei ringraziare il Prof. Adriano Ferrari, che seguo da oltre 20 anni e che mi ha fatto appassionare alla Riabilitazione Infantile, per l’incoraggiamento a portare avanti questo progetto, e per i preziosi suggerimenti in corso d’opera. E mio marito e i miei figli, per il loro affettuoso e inossidabile sostegno.
Un grazie di cuore, inoltre, alla mia cara cugina Elisa Dipasquale, psicologa dell’età evolutiva, che mi è stata di grande aiuto con il materiale iconografico e con le proposte per la stimolazione visiva, ed alla dottoressa Carmela Giurdanella, neonatologa dell’ASP di Ragusa presso cui entrambe prestiamo servizio, per il suo gentile contributo alle immagini illustrative del capitolo sul neonato.

 

 

 

Informazioni aggiuntive

ISBN

978-88-6515-19-07

Pubblicato

Ottobre 2021

Formato

Brossura

Pagine

86

Interno

Colori

Lingua

Italiano

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