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Metodologia di valutazione primaria & secondaria nelle urgenze & emergenze internistiche e traumatologiche per l’infermiere INDIA nel SET 118

di M. Pavone, F. Mansi

23.00

Collana: Manuale per la formazione dell’Infermiere INDIA del SET 118 – Vol.2

All’indomani del lungo periodo del lockdown, il quale ci ha dimostrati protagonisti assoluti ed impreparati nella lotta al Corona Virus – Covid 19, questa spiacevole pandemia è stata l’occasione giusta per farci notare quanto il SSN sia “malato”, sofferente-claudicante che necessita di cure imminenti per un profondo e strutturale cambiamento, in termini di una nuova “Clinical Govenance”, un nuovo “management” frutto di capacità intellettive operative-fattive che rimetta al centro il cittadino-utente con tutti bisogni e cura in uno Stato di diritto. Mai, come in questo momento della fase 2, bisogna investire in noi Infermieri per avere più salute e innovare realmente il SSN.
L’assistenza sul territorio è un tassello fondamentale per la tutela della salute dei cittadini, come ampiamente la pandemia ha dimostrato. Come ad es grazie alla nuova figura dell’Infermiere di Famiglia o Comunità, previsto nel Patto per la Salute 2019-2021 e ora anche dal Decreto Rilancio.

Descrizione

All’indomani del lungo periodo del lockdown, il quale ci ha dimostrati protagonisti assoluti ed impreparati nella lotta al Corona Virus – Covid 19, contro un nemico invisibile spietato-brutale che ha seminato innumerevoli vittime, oggi – lentamente, ne stiamo uscendo (spero), verso una nuova ripresa “primavera” economica-sociale. Questa spiacevole pandemia, è stata l’occasione giusta per farci notare, e a tempo debito soverchiare il “vaso/scrigno di Pandora”, dove i mali (Italici) atavici che attanagliano il nostro SSN, giacciono dormienti, indisturbati… E oggi guarda caso, vengono alla ribalta ciclicamente (come per miracolo) e aspettano l’occasione giusta per fare eco nell’opinione pubblica di noi cittadini.

Come dicevo, un SSN “malato”, sofferente-claudicante che necessita di cure imminenti per un profondo e strutturale cambiamento, in termini di una nuova “Clinical Govenance”, un nuovo “management” frutto di capacità intellettive operative-fattive che rimetta al centro il cittadino-utente con tutti bisogni e cura in uno Stato di diritto. Mai, come in questo momento della fase 2, bisogna investire in noi Infermieri per avere più salute e innovare realmente il SSN. L’assistenza sul territorio è un tassello fondamentale per la tutela della salute dei cittadini, come ampiamente la pandemia ha dimostrato. Come ad es grazie alla nuova figura dell’Infermiere di Famiglia o Comunità, previsto nel Patto per la Salute 2019-2021 e ora anche dal Decreto Rilancio.

Secondo la ricerca CENSIS – FNOPI – spiega Francesco Maietta, responsabile politiche sociali. Il 92,7% degli Italiani (con punte fino del 94,3% nel Nord-Est e del 95,2% tra i laureati), ritiene positivo potenziare il numero e 91,4% degli Italiani (il 95,1% delle persone con patologie croniche, il 92,6% dei cittadini del Sud). I cittadini, hanno chiara la strada che deve imboccare il SSN, soprattutto ora con l’esperienza Coronavirus: investire molto di più sulla professione Infermieristica esaltando lo sviluppo delle COMPETENZE e RICONOSCENDOGLI NUOVE RESPONSABILITA’, intervenendo sulle profonde carenze di organici con le quali gli Infermieri fano i conti. Con il Decreto Rilancio, attualmente in fase di conversione in Legge, la politica (in questo momento), ha la straordinaria opportunità di dare delle risposte rapide e soprattutto concrete, allineate e coerenti con i bisogni e il punto di vista dei cittadini. Bisogna, monitorare con estrema attenzione le scelte che si metteranno in campo perché non possiamo permetterci di sprecare anche questa possibilità.

Riprendendo in sintesi i dati della ricerca CENSIS – FNOPI, dove evidenzia “più Infermieri per una Sanità migliore, gli Italiani dicono di sì”. Il 41,9% al fine di colmare le attuali lacune negli organici, il 40% perché li ritiene essenziali per potenziare i servizi domiciliari, territoriali e di emergenza. Si stimano in 450.000 gli Infermieri attivi di cui ci sarebbe bisogno (oggi sono 450.000 gli iscritti, pensionati compresi), 57.000 più di quelli attuale. Questi sono alcuni dei principali risultati del Rapporto Censis – Fnopi sugli Infermieri e la Sanità del futuro, una ricerca realizzata dal Censis per la FEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ORDINI DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE – FNOPI.

Ancora, continuando l’analisi, ci giudicano “BRAVI E AFFIDABILI”. L’idea che più Infermieri miglioreranno la Sanità, a cominciare come dicevo da quella territoriale, è anche l’esito di un legame profondo e consolidato dei cittadini con noi Infermieri. Il 91% degli Italiani ha molta o abbastanza fiducia negli Infermieri (il dato sale al 93,8% nel Nord-Est e al 93,7% tra gli anziani). Il 68,9% degli Italiani valuta positivamente il rapporto avuto in passato con gli Infermieri (il giudizio positivo sale al 73,9% nel Nord-Est e al 72,6% tra chi ha in famiglia non autosufficienti). Una fiducia nata nella Sanità vissuta quotidianamente dagli Italiani, grazie alla valutazione positiva di professionalità e impegno degli Italiani già prima dell’ammirazione per i tanti casi di eroismo durante l’emergenza Covid – 19.

Sempre, la FNOPI, che con i suoi 450 mila iscritti rappresenta oltre il 41% delle forze del SSN e oltre il 61% degli organici delle professioni sanitarie in generale, punta al territorio. Attualmente, è necessario (a mio modesto parere), garantire su tutto il territorio nazionale il potenziamento della presa in carico sul territorio e a domicilio dei soggetti affetti da SARS – COV – 2 e, più in generale delle persone che versano in condizioni di fragilità. In particolare, è necessario oltre a prevedere che l’Infermiere di Famiglia e di Comunità partecipi all’attuazione dei piani assistenza territoriale da ridisegnare con una reale multi professionalità, come ad esempio la innovativa RIFORMA DI EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE – 118, con una proposta di un D.L. n° 1715 del SENATO delle REPUBBLICA a firma dell’iniziativa della Senatrice CASTELLONE in data 11 Febbraio 2020. Che giunge, per quanto non in maniera così inaspettata, la presa di posizione del M5S sul SUEm 118 – SET con una proposta istitutiva di sistema, ad oggi caratterizzata dalla sostanziale disomogeneità organizzativa:

Informazioni aggiuntive

ISBN

978-88-6515-176-1

Pubblicato

Novembre 2020

Formato

Brossura

Pagine

211

Interno

Colori

Lingua

Italiano

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