Manuale di Clinical EFT

Descrizione

La traduzione in italiano dei manuali di Clinical EFT è un evento editoriale importante, di cui essere grati alle persone che ci hanno messo cuore e mente. Questo perché rende disponibile ai lettori del nostro paese una serie di testi che potremmo definire fondativi, in quanto rappresentano il corpus di ricerca, esperienze e strumenti che negli ultimi vent’anni si è sviluppato all’interno del contesto della Clinical EFT.
EFT – Emotional Freedom Techniques, è una tecnica ormai molto diffusa in tutto il mondo. In Italia fino a oggi, sebbene abbia trovato spazio all’interno di molti contesti, sembra non essere universalmente accolta all’interno dell’ambito prettamente clinico-medico.
Questo in parte a causa del fatto che, fino a qualche decennio fa, era poca o di valore debole la ricerca scientifica di qualità che le permettesse di entrare di diritto nel mainstream sanitario-clinico.
Il lavoro di Dawson Church e delle persone che con lui hanno collaborato in tutti questi anni ha permesso di raccogliere una quantità importante di evidenze scientifiche che permettono di presentare legittimamente anche ai lettori italiani le procedure di Clinical EFT.

I testi di Dawson Church e di EFT Universe, in particolare quelli qui tradotti, sono importanti perché permettono di mettere a fuoco un tema di fondo, che sta rilevando una nuova traiettoria che il mondo delle professioni di aiuto sta intraprendendo.
Alcuni, tra cui Peta Stapleton nel suo The Science Behind Tapping – uno dei testi di ricerca di EFT più interessanti tra quelli disponibili – parlano di Quarta Generazione delle psicoterapie, riferendosi in particolare al mondo sanitario-clinico. Una generazione in cui, finalmente potremmo dire, si sta prendendo realmente in considerazione e attuando la consapevolezza che la mente e le sue modalità non sono qualcosa di separato e di “diverso” dal corpo, bensì che mente e corpo possono mettersi a lavorare in concerto a sostegno del cambiamento e della crescita dell’individuo.
Clinical EFT, al pari della più nota e diffusa EMDR – Eye Movement Desensitization and Reprocessing, rappresentano la punta di riferimento di questa “rivoluzione”, o forse è più appropriato definirla “riscoperta matura, fattibile e evidence-based”.
In Clinical EFT e nelle sue procedure emerge in modo limpido come agire sul corpo, tramite le sequenze di tapping, mentre si modula e si ri-attribuisce significato con il dialogo interno possa creare un apprendimento e una esperienza davvero incarnata (embodied) e “sentita” che permette di coltivare il cambiamento, anche in tempi inaspettati.
Una volta, parlando davanti a un caffè con alcuni colleghi psicoterapeuti, si parlava degli interventi body-mind – interventi come EMDR e Clincal EFT. L’opinione condivisa era di aver guidato fino a adesso una buona berlina e essersi trovati di fronte a una Ferrari.
Questo non ha nulla di magico, bensì è radicato nella letteratura scientifica, negli studi neurofisiologici e biologici e negli studi degli psicologi ricercatori che non considerano più da tempo la mente come una macchina senza collegamenti esterni non integrata nel corpo che la contiene. Trovo che questa sia la vera quarta generazione di cui noi professionisti e di conseguenza i nostri pazienti/clienti possono ora beneficiare. Non per tutti, certamente, ma per molti sì.
Sono ormai numerosi gli studi che mostrano risultati molto interessanti di come l’attività del nostro sistema nervoso autonomo (SNA), in particolare del nervo cranico X – il famoso Nervo Vago -, il nostro sistema limbico, l’attività dei marker biologici come il cortisolo e gli ormoni dello stress, hanno un ruolo importante nel modulare e regolare l’attività che accade “ai piani alti”, ovvero nel mondo dei nostri pensieri, memorie e significati, un processo che viene definito regolazione buttom-up.
Ciò che troviamo in questi testi, a partire dal Mini-Manuale per poi procedere con il Manuale di Clinical EFT e i volumi clinici per professionisti practiotioner è la forma di EFT che più è stata sottoposta alla verifica empirica e inserita negli studi e negli articoli peer reviewed disponibili. Questa forma viene chiamata Clinical EFT, ed è di questo che parliamo in tutti i volumi di questa collana.

Ad oggi esistono prove convincenti di efficacia della Clinical EFT in molte aree della sofferenza emotiva, tra cui ansia, depressione, disturbi psicosomatici, PTSD (disturbo da stress post traumatico) e di altre condizioni.

Inoltre, sono diverse le testimonianze e le esperienze di utilizzo di Clinical EFT fuori dagli ambienti più legati al mondo sanitario, come ad esempio l’ambito della promozione del benessere, delle prestazioni professionali e della crescita personale in genere. E in questi volumi, le testimonianze raccolte sono diverse, alcune molto toccanti.

Non essendo molto comodo nei sensazionalismi, tengo anche a precisare che come Clinical EFT stiamo procedendo a buoni passi nell’esplorazione di un paesaggio che ancora rimane in parte sconosciuto e ignoto. Ma è così che procede la scienza, e in questo vi ho sempre trovato una preziosa umiltà.

In tal senso, mi sento di invitare il lettore, qualunque sia il proprio background professionale e di formazione, a iniziare dal capitolo “La scienza sottostante Clinical EFT” di questo Manuale, in modo da costruirsi un contenitore importante per entrare in contatto con Clinical EFT in modo curioso, modesto e non “ego-centrato” né fanatico.
Ad un primo sguardo, sembra tutto molto limpido e chiaro: ti esposi alle emozioni legate al tuo problema e alla tua difficoltà, lavori sul tuo dialogo interno e allo stesso tempo fai tapping su alcune parti del corpo derivate dalla Medicina Tradizionale Cinese! Tutto qui.
In realtà, questa è solo la tecnologia del Clinical EFT, come usare in modo utile, saggio e efficace tale tecnologia, tenendo conto della complessità degli esseri umani, è ciò che di più stimolante si può trovare in una formazione avanzata e professionale al Clinical EFT.

Ciò detto, mi immagino che i lettori possano appartenere a diverse tipologie: chi più interessato ad un uso personale, chi a un uso professionale all’interno del proprio ambito di competenza (coach, counselor, operatori delle professioni di aiuto) e chi, psicologo psicoterapeuta come il sottoscritto, vuole integrare una tecnica molto interessante e fruttuosa all’interno del suo modo di lavorare e di intendere la psicoterapia, le persone e il cambiamento.
Qualsiasi sia la vostra categoria di appartenenza troverete idee e stimoli molto interessante e efficaci in questo insieme di tecniche, dotate di una certa coerenza e base solida nella fisiologia e nella psicologia comportamentale e cognitiva.
L’opera completa, come già descritto, consiste nei seguenti volumi seminal: mini-manuale, manuale EFT e i manuali avanzati-clinici.
E questa sequenza di volumi ritengo segua proprio i vari destinatari appena immaginati.
Auguro che ognuno venga incontrato da ciò che è significativo per sé, in modo coerente con il punto di osservazione da cui si approccia al Clinical EFT e con il proprio ambito di formazione e competenza.

Una nota finale, condivisa con Dawson Church in fase di revisione delle traduzioni.
Il linguaggio e la cultura USA è in parte molto differente dal nostro sguardo mediterraneo-europeo.
Questo ha fatto sì che tutti noi curatori italiani abbiamo avuto cura nel provare a adattare e modellare il testo originale in modo che fosse più comodo e coerente con il nostro linguaggio e la nostra cultura.
In questo processo, abbiamo anche cercato al nostro meglio di non alterare il senso e la visione originale voluta da Dawson e i suoi collaboratori.
E speriamo, da practitioner certificati con EFT Universe, di essere riusciti nell’intento.

Ultima nota a questa prefazione. Un grande ringraziamento a tutto il team di EFT Universe per il supporto e la apertura che hanno mostrato nel condividere con noi questa avventura. In particolare, un grazie è diretto a Dawson Church in persona, per la visione e per l’energia contagiosa con cui ha guardato dall’alto tutto il lavoro di traduzione che abbiamo svolto in questo periodo con rispetto e disponibilità.
Grazie anche a Ingrid Gerrits, practitioner saggia e di lunga data, per l’impegno e l’entusiasmo che continua a mettere in questa avventura, diffondendo un “buon modo” di fare EFT in Italia, cosa che non è per nulla scontata.
Un grazie finale a tutte le persone sia in USA sia in Italia, tra cui Marina Alesi e Larissa Quarti di Trevano che hanno collaborato a questa edizione italiana e a tutta la Società Editrice Universo che ha dato tempo e competenza nell’accompagnarci in un processo complesso come questo.

Con l’auguro di contribuire a tutto questo e di farlo con uno sguardo informato, impegnato, curioso e radicato nel terreno e nella scienza.

Milano, 8 febbraio 2022,
Centro MeP – Mindfulness e Psicoterapia

Andrea Bassanini