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Assistenza al travaglio di parto

di Salvatore Felis

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La gestione del travaglio continua ad evolversi per ridurre la mortalità e morbilità materna e perinatale. Molte più donne partoriscono in strutture sanitarie migliori e in modo più sicuro rispetto al passato. Il prezzo per questo cambiamento non deve essere l’eccessiva medicalizzazione della nascita e la scarsa qualità delle cure con un rallentamento nei progressi verso l’obiettivo materno e neonatale di un assistenza migliore, più umana ed attenta ai bisogni personali di ciascuna donna.
Occorre mettere in pratica interventi individualizzati, basati sull’evidenza scientifica, ma garantendo al contempo che gli eventi legati al parto abbiano impatto positivo sulle donne e sulle loro famiglie.

Descrizione

La nascita comporta il verificarsi di notevoli cambiamenti sulla salute fisica e psichica delle donne con profonde conseguenze sia a breve che a lungo termine. Di solito la nascita di un figlio è un evento fisiologico ma può presentare l’insorgenza di complicanze anche gravi. Il miglioramento nell’assistenza alla nascita, verificatosi nel corso del XX e XXI secolo, ha prodotto una notevole riduzione della mortalità materna.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ha pubblicato, durante gli anni 2016-2018, una serie di linee guida sull’assistenza prenatale (1), in travaglio di parto (2) e sulle cure da fornire alle donne durante la nascita (3). Lo scopo di queste linee guida consiste nell’assicurare degli ottimi standard di qualità assistenziale mediante l’individuazione e l’applicazione delle migliori conoscenze scientifiche e dei più efficaci interventi clinici.
Tutti i principali studi hanno evidenziato che, purtroppo, si verificano, spesso, durante l’assistenza alla nascita dei pessimi trattamenti assistenziali che comportano il verificarsi di pessimi esiti materni sia da un punto di vista clinico che psicologico (4). L’impatto negativo della scarsa qualità dell’assistenza può attirare l’attenzione e far concentrare gli operatori sanitari verso l’obiettivo di migliorare l’assistenza durante il parto. Un miglioramento della qualità assistenziale, durante il parto, sia dal punto di vista dell’operatore sanitario che da quello delle donne e delle famiglie dipende da una migliore e più definita discussione su come inizia il travaglio, la sua durata, sul momento dell’ intervento e sulle sue modalità per ottenere risultati ottimali per la madre e il bambino (2,5-10). Un’assistenza intrapartum ottimale nel ventunesimo secolo deve essere fondata sul concetto di una rispettosa assistenza alla maternità, che comporta la messa in atto di cure organizzate e assiurate a tutte le donne in modo tale da rispettare la loro dignità, privacy e riservatezza, garantire l’assenza di danni e maltrattamenti, e consentire una scelta informata e un supporto continuo durante il travaglio e il parto (2, 11).

A livello globale, la gestione del travaglio continua ad evolversi per ridurre la mortalità e morbilità materna e perinatale. Molte più donne partoriscono in strutture sanitarie migliori e in modo più sicuro rispetto al passato. Il prezzo per questo cambiamento non deve essere l’eccessiva medicalizzazione della nascita e la scarsa qualità delle cure con un rallentamento nei progressi verso l’obiettivo materno e neonatale di un assistenza migliore, più umana ed attenta ai bisogni personali di ciascuna donna. Occorre mettere in pratica interventi individualizzati, basati sull’evidenza scientifica, ma garantendo al contempo che gli eventi legati al parto abbiano impatto positivo sulle donne e sulle loro famiglie.

Il Dottor Salvatore Felis della Clinica Ostetrica dell’Università di Genova (diretta dal Prof A. Cagnacci), unitamente agli altri autori dei singoli capitoli (Dott.sse Alessandra Chiodini, Maria Grazia Frigo, Giorgia Polizzi, Antonietta Tomasi e Ilaria Vacca), hanno cercato di illustrare e mettere a disposizione di tutti gli operatori sanitari (che tutti i giorni sono in sala parto) queste nozioni.

Questa conclusione (come disse qualcuno più importante di noi), benché trovata da povera gente, c’è parsa così giusta, che abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la storia. Se non vi dispiacerà vogliatene bene a chi l’ha scritta, se invece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete non s’è fatto apposta.

Informazioni aggiuntive

ISBN

978-88-6515-172-3

Pubblicato

Settembre 2020

Formato

Brossura

Pagine

182

Interno

Colori

Lingua

Italiano

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