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  • L’opera dell’avvocato Domenico Anelli, ripercorrendo il fatto giudiziario del noto caso di cronaca nera “Caso Bossetti”, pone l’attenzione su principi costituzionali come il giusto processo, il contraddittorio e il diritto di difesa con specifico riferimento alle garanzie riconosciute all’indagato e all’imputato. L’autore vuole illustrare l’interconnessione tra scienza e giustizia penale spesso sottovalutata; un legame sempre più forte ma che sovente ha creato criticità all’interno dei processi alimentando la cosiddetta cultura dell’errore. Il capitolo conclusivo esamina e propone una nuova figura professionale che, ad avviso di chi scrive, dovrebbe entrare già nella delicatissima fase di acquisizione, repertazione e analisi delle tracce di un delitto. Una novità che potrebbe aiutare ad evitare errori e processi indiziari. Il volume, tuttavia, si rivolge non soltanto agli addetti ai lavori ma anche a studenti e lettori interessati a comprendere come a volte il dubbio può essere il preludio alla verità.  
  • Il volume di Pierpaolo De Pasquale, attraverso una scrupolosa rassegna di studi e ricerche in materia, analizza sotto l’aspetto criminologico il profilo di un particolare cluster di madre abusante, difficilmente inquadrabile dal punto di vista diagnostico ma, non per questo, non meritevole di attenzione da parte degli addetti ai lavori, considerato il sottile confine che può separare la Sindrome di Munchausen per procura dal vero e proprio instaurarsi del comportamento criminale. Nella Sindrome di Munchausen per procura il bambino abusato arriva a perdere la capacità di percepire correttamente le sensazioni che gli provengono dal corpo, fino a non essere più in grado di distinguere se i suoi sintomi sono reali, immaginati da lui o indotti dagli altri; tutto ciò avrà come conseguenza, lo strutturarsi di un Sé fragile e poco differenziato.   Le conseguenze più gravi di questo tipo di abuso emergono nel momento in cui il bambino cresce e diventa adolescente, entrando in una fase della vita che per definizione porta con sé una serie di problematiche legate al corpo. Il rischio che corre il ragazzo vittima della Sindrome di Munchausen per Procura è quello di continuare a percepire il proprio corpo come malato ed evolvere verso strutture psicotiche. Di fondamentale importanza, quindi, è l’assunzione, da parte degli operatori sanitari, del compito etico e legale di smascherare le comunicazioni false o alterate del genitore sulla condizione clinica del giovane paziente. Anche il nuovo Codice di Deontologia Medica, sulla scia di quanto contenuto nel Codice del 1998 (art. 28), contiene la specifica menzione sui “Doveri del medico nei confronti dei soggetti fragili” (art. 32), in relazione non soltanto alle carenze da parte dei familiari nella cura della salute dei minori, ma anche in caso di maltrattamenti e violenze.  
  • Il testo affronta, in modo completo e accessibile anche a professionisti non direttamente orientati alla cura, le condizioni di vita post-traumatiche della vittima ed i suoi possibili sviluppi in direzione patologica: dalle numerose tipologie di trauma ai terreni di vulnerabilità individuale, fino ai meccanismi di difesa messi in atto per sostenere/gestire il peso emotivo della memoria traumatica, dalla dimensione dissociativa del trauma fino al "traumatotropismo". Sintetizza differenti interventi terapeutici, dall’EMDR alla psicoterapia, che leniscono la sofferenza delle vittime di violenza
  • La “violenza di genere” è un fenomeno antico, foriero di infelicità e lutti che, in anni recenti è divenuto anche oggetto di una inquietante spettacolarizzazione mediatica. La indagine etiologica e storico-antropologica, al pari dell’ analisi dei relativi, preliminari prodromi giuridici, declina verso una interessante e complessa matrice interpretativa, cosicché viene a delinearsi, del problema, anche una visione culturalmente e, forse scientificamente intellegibile.
  • Il terzo volume, della Collana di Scienze Medico-Giuridiche del Prof. Enrico Mei, tratta il tema della criminologia della guerra. Argomento poco approfondito e con poca bibliografia specialistica. L’opera rompe, dunque, il silenzio e riconsegna o ricorda al lettore le ragioni e il senso della storia inondata, in passato, da fiumi di sangue innocente quando guidata da ideologie scellerate e da dittatori folli. Il libro è dedicato ai giovani perché con le loro consapevolezze venga definitivamente sotterrato il seme dell’odio e dell’indifferenza; ai nostri nonni che sopravvissero alla catastrofe e che furono in grado di donarci un lungo periodo di pace; alle vittime innocenti di tutte le guerre.
  • Questa nuova edizione aggiornata ed integrata della monografia di Marziano Cerisoli e Domenico Vasapollo, che ormai da tempo si occupano in modo specifico ed autorevole delle problematiche relative al danno biologico di natura psichica, rappresenta senz'altro un importante strumento medologico-valutativo per quanti vogliano cimentarsi in tale ambito di indagine.
  • L’opera nasce dal desiderio di meglio comprendere la storia dei nostri giorni, utilizzando gli strumenti che la criminologia concede per provare a fare chiarezza sugli aspetti fenomenici, e non solo, del fenomeno terroristico. Il quadro che emerge è inquietante, in ragione della complessità dei fattori individuali, sociali, politici e criminali che contribuiscono ad alimentare il terrore che condiziona, senza respiro, la quotidianità dell’esistenza dei cittadini occidentali. Il volume è indirizzato a tutti coloro che nutrono il desiderio di conoscere od approfondire il tema proposto, non soltanto agli esperti di settore (criminologi, psicologi, medici, giuristi) ma a qualsivoglia interlocutore curioso ed interessato.
  • Il libro, che analizza la serie omicidiaria attribuita al Mostro di Firenze, unica nel suo genere nel panorama criminologico italiano, è espressione di anni di studio e di ricerche, condotte non soltanto sugli atti ufficiali delle indagini e sui fascicoli processuali, ma anche attraverso i sopralluoghi sulle scene degli omicidi per la verifica, a distanza di anni, delle ipotesi di lavoro, di volta in volta nuove ed aggiornate, nella convinzione che la scena del crimine continui a “parlare”, anche a distanza di tempo. Il paradigma del lavoro è l’approccio metodologico con il quale si è deciso di affrontare l’analisi e lo studio della vicenda: non soltanto la cronaca descrittiva dei duplici omicidi, ma una ricerca di ampia portata, in ossequio ai principi della interdisciplinarità e della multidisciplinarietà, propri delle Scienze Forensi. Si tratta quindi di una ricerca scientifica improntata al rispetto del rigorismo obiettivo, che vuol essere utile supporto per tutti coloro che intendano occuparsi dei delitti del Mostro di Firenze.
  • L’opera si propone di fornire un valido ausilio didattico e di consultazione per i discenti e per tutti coloro che, a vario titolo, non escluso l’ambito professionale, si interessano di scienze criminologiche e di psichiatria forense
  • L’opera presente è di grande utilità e di facile consultazione per i medici, gli specializzati e gli specializzandi in medicina legale e delle assicurazioni, gli studenti delle Facoltà di medicina e chirurgia, gli operatori sanitari, che trovano raccolte le norme vigenti in materia di etica e di deontologia sanitaria

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